Legge di Bilancio 2021: maggiorato il credito di imposta beni strumentali 4.0. Ecco le novità

Novembre 18, 2020

Si fa strada in parlamento la legge di bilancio 2021. Con se, la bozza, porta diverse novità in termini di agevolaizione agli investimenti promossi da PMI. In particolare segnaliamo l’interessante aumento dell’aiuto previsto per la misura Credito di Imposta Beni Strumentali 4.0. 

Vediamo di cosa si tratta.

 

Beni Materiali

Secondo la nuova disciplina, per gli investimenti materiali Industria 4.0 (beni ricompresi nell’allegato A) sono previste 3 aliquote agevolative (precedentemente erano 2) e viene fissato a 20 milioni di euro (doppio rispetto al precedente limite) il tetto massimo di investimenti agevolabili.

In particolare, per gli investimenti in beni materiali Industria 4.0 effettuati a decorrere dal 16 novembre 2020 e fino al 31 dicembre 2021 (con possibile estensione fino al 30 giugno 2022), il credito di imposta è riconosciuto nella misura del:
  • 50% del costo, per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
  • 30% del costo, per la quota di investimenti superiori a 2,5 milioni e fino a 10 milioni di euro;
  • 10% del costo, per la quota di investimenti superiori a 10 milioni e fino a 20 milioni.
Per gli investimenti effettuati a decorrere dal 1° gennaio 2022 e fino al 31 dicembre 2022 (con possibile estensione fino al 30 giugno 2023), il credito di imposta è riconosciuto nella misura del:
  • 40% del costo, per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
  • 20% del costo, per la quota di investimenti superiori a 2,5 milioni e fino a 10 milioni di euro;
  • 10% per la quota di investimenti superiori a 10 milioni e fino a 20 milioni di euro.
Beni immateriali 4.0
Per i beni immateriali 4.0 (beni ricompresi nell’allegato B), per gli investimenti effettuati nel corso di tutto il periodo agevolato (investimenti effettuati a decorrere dal 16 novembre 2020 e fino al 31 dicembre 2022, con possibile estensione fino al 30 giugno 2023), il credito d’imposta è pari al 20% del costo, nel limite massimo di costi ammissibili pari a 1 milione di euro.
Come nella precedente disciplina dettata dalla legge di Bilancio 2020, sono agevolabili anche le spese per servizi sostenute in relazione all’utilizzo dei beni mediante soluzioni di cloud computing, per la quota imputabile per competenza.
Beni “generici”
Per investimenti in altri beni strumentali, diversi da quelli ricompresi nei predetti allegato A e B della legge di Bilancio 2017, il disegno di legge di Bilancio 2021 estende il credito d’imposta (di cui possono beneficiare sia le imprese che gli esercenti arti e professioni) ai beni immateriali generici (finora esclusi) ed aumenta sia la misura del beneficio che il limite massimo dei costi ammissibili.
Per gli investimenti in beni strumentali materiali ed immateriali diversi da quelli ricompresi negli allegati A e B alla legge di Bilancio 2017, effettuati a decorrere dal 16 novembre 2020 e fino al 31 dicembre 2021 (con possibile estensione fino al 30 giugno 2022), il credito di imposta è riconosciuto nella misura del:
(i) 10% del costo, nel limite massimo dei costi ammissibili pari a:
  • 2 milioni di euro per i beni materiali;
  • 1 milione di euro per i beni immateriali;
(ii) 15% per gli investimenti in beni strumentali, sia materiali sia immateriali, destinati all’organizzazione di forme di lavoro agile, sempre nel limite massimo dei costi ammissibili pari a:
  • 2 milioni di euro per i beni materiali;
  • 1 milione di euro per i beni immateriali.
Per gli investimenti effettuati a decorrere dal 1° gennaio 2022 e fino al 31 dicembre 2022 (con possibile estensione fino al 30 giugno 2023), il credito di imposta è riconosciuto nella misura del 6% del costo, nel limite massimo dei costi ammissibili pari a:
  • 2 milioni di euro per i beni materiali;
  • 1 milione di euro per i beni immateriali.
Secondo la disciplina dettata dalla legge di Bilancio 2020, il beneficio è pari al 6% del costo, nel limite massimo di costi ammissibili pari a 2 milioni di euro.

Periodo di fruizione

Ulteriore differenza tra la nuova e la precedente disciplina investe il periodo di fruizione. Secondo le nuove regole, il credito di imposta è utilizzabile in compensazione a decorrere dall’anno di entrata in funzione dei beni ovvero a decorrere dall’anno successivo a quello dell’avvenuta interconnessione dei beni (materiali ed immateriali) 4.0.
ATTENZIONE: SE DEVI ACQUISTARE MACCHINARI E/O ATTREZZATURE RIENTRANTI NELL’INDUSTRIA 4.0, QUESTA MISURA PUO’ ESSERE CUMULATA CON ALTRI AIUTI CONCESSI SULLE STESSE SPESE FINO A RAGGIUNGERE UNA PERCENTUALE DI AGEVOLAZIONI PARI AL 95% DEL COSTO AL NETTO DI IVA AMMIOSSIBILE ALLE AGEVOLAZIONI. CONTATTA ING. MINGOLLA ANDREA AL NUMERO 340/9701477

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